
Ci sono dei momenti della vita in cui si sente il bisogno di confrontarsi con qualcuno sulle difficoltà e sulla sofferenza provocati da eventi che mettono in crisi la normalità della nostra esistenza e fanno vacillare le nostre certezze. Questi momenti possono essere legati a situazioni di cambiamento evolutive, (la nascita di un figlio, il processo di emancipazione degli adolescenti dalla famiglia) o esistenziali. Tali situazioni possono far emergere le nostre fragilità e talvolta mettere a dura prova l’idea di essere in grado di mantenere il controllo sulla nostra vita e sul nostro equilibrio psicofisico. In tutti questi casi lo psicologo può offrire uno spazio di accoglienza e comprensione che favorisce la riflessione su sé stessi e aiuta a riconoscere e ad accedere a quelle risorse personali che ci consentono di affrontare le situazioni critiche che, seppur dolorose, costituiscono una preziosa occasione di crescita.

E’ il metodo più efficace per l’elaborazione degli eventi traumatici, Fa riferimento al modello dell’elaborazione adattiva delle informazioni, AIP, secondo cui il cervello ha la capacità innata di elaborare le esperienze negative. Capacità che si blocca in presenza di condizioni emozionali sopraffacenti che vanno oltre le possibilità di un soggetto di riuscire a gestirle. Il metodo EMDR, attraverso l’utilizzo della stimolazione bilaterale dei movimenti oculari, facilita l’abbassamento dell’intensità emotiva e riattiva il naturale processo di elaborazione. Un’intuizione geniale di Francine Shapiro, psicologa americana, ha consentito di osservare e studiare come il movimento bilaterale veloce degli occhi, è associato a una riduzione dell’intensità delle emozioni e come il livello di intensità emotiva influenza i processi cerebrali che sono legati alle modalità di elaborazione delle informazioni. Da questa scoperta è nato il metodo EMDR, utilizzato inizialmente per intervenire sul PTSD, conseguente a eventi traumatici singoli. Successivamente, con opportune integrazioni, si è dimostrato efficace anche nel trattamento dei traumi complessi e di altri disturbi psicologici.
E’ un metodo di psicoterapia che assume come uno dei suoi principi fondanti l’olismo, per il quale la mente, il corpo e lo spirito, sono dei sottosistemi costituenti l’essere umano nella sua totalità. Essi sono strettamente interconnessi e si influenzano vicendevolmente momento per momento. In base a quest’assunto la psicoterapia sensomotoria sceglie il corpo come punto privilegiato di partenza per l’esplorazione dell’intero sistema, inquanto, interagendo in maniera diretta e immediata con il mondo, rappresenta la modalità di conoscenza più autentica.

Penso che le motivazioni che spingono le persone a chiedere l’aiuto dello psicologo possano essere suddivise in due categorie: situazioni che hanno un chiaro impatto destabilizzante (separazioni, lutti, licenziamenti e altri cambiamenti che modificano l’assetto della propria esistenza); la percezione che qualcosa nella propria vita non stia andando per il verso giusto.
ContinuaMi chiamo Teresa Conti, vivo a Bologna, sono iscritta all’ordine degli psicologi dell’Emilia Romagna con il n. 3421 e il mio orientamento teorico è il modello costruttivista intersoggettivo, in cui mi sono formata presso la scuola di psicoterapia Cesipc di Firenze.
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